La capacità di una associazione sindacale militare di rappresentare problematiche afferenti al mondo con le stellette non può essere demandata al mero riscontro numerico degli affiliati, soprattutto in una fase transitoria così come quella che stanno attraversando le giovani sigle sindacali militari. Alla capacità di assoldare iscritti dovrebbe, infatti, corrispondere una conseguente ed adeguata capacità di sapere rappresentare i problemi e le istanze che quotidianamente arrivano sui tavoli dei sindacalisti. Istanze che così come i “pagherò” diventano ipoteche sulla credibilità o meno di una sigla sindacale, basti vedere i teatrini che la rete offre a titolo gratuito per rendersi conto di quanto la serietà e la capacità di approcciare le tematiche siano lontano anni luce dagli youtuber con le stellette. L’epoca del pressapochismo e delle mirabolanti promesse dei politicanti sta finalmente scemando e se una volta negli organismi di rappresentanza si dava spazio e voti a chi urlava di più, ora è tempo che chi ha l’onere di studiare e di rappresentare il personale si faccia realmente carico dei problemi dei Soldati dell’Esercito Italiano con proposte concrete, sostenibili e realizzabili. Noi del SIM ESERCITO abbiamo, per fortuna dei nostri iscritti, la capacità di analisi delle problematiche e di sviscerarle prima di portare all’attenzione della controparte (sia essa politica o militare) con proposte plausibili e corroborate da analisi dettagliate. Ne ha compreso la bontà della nostra azione anche il Presidente della IV Commissione Difesa Antonino MINARDO (che ringraziamo) per aver recepito le proposte del SIM ESERCITO sul DL 61/24 relativo alle “Disposizioni urgenti in materia di associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, personale militare e civile del Ministero della Difesa e operatività delle Forze Armate” . Nelle seduta del 28 maggio, infatti, il Presidente MINARDO ha avvertito i membri della Commissione Difesa che “...è in distribuzione il contributo scritto trasmesso dal Sindacato Italiano Militari Esercito Italiano (SIM Esercito) sul DL 61/2024“. Il SIM Esercito facendosi carico dello scetticismo che ancora alberga in quella altissima percentuale di personale militare dell’Esercito non ancora iscritto (l’85%) ad alcun sindacato ha infatti chiesto che le sigle attualmente non rappresentative siano messe nelle condizioni di poter operare nei principi della massima democraticità e dialettica che l’ordinamento giuridico italiano riconosce a tutte le organizzazioni sindacali. Un sistema di attività sindacale fondato sul pluralismo di vedute rende ancora più sentito quello spirito democratico che ispira la vita pubblica del nostro Paese. Siamo certi che l’attività di interlocuzione del SIM Esercito con gli organismi parlamentari, riconosciuta meritevole di attenzione dalla Commissione Difesa (IV), proseguirà sulla stessa linea del rispetto dei ruoli nell’interesse rappresentativo di tutte le associazioni sindacali.
Di seguito il testo della seduta del 28 maggio: